I ricercatori hanno preso in considerazione “un campione di” (ndr) 4470 statunitensi (età media di 61,3 anni, 1875 uomini e 2605 donne). Le abitudini alimentari degli anziani sono state analizzate attraverso un questionario sui cibi più consumati nell’ultimo anno; la qualità della vita, l’umore, la disabilità e il dolore. I confronti effettuati hanno mostrato una connessione tra la dieta mediterranea e la qualità della vita. Nella Tavola 1 viene riportata un immagine che contiene due messaggi molto importanti. Il primo che: la dieta mediterranea “protegge la popolazione anziana dall’infarto, riducendo il rischio di circa un terzo, dalla demenza e da altre malattie ad alto impatto sociale come il diabete” ; il secondo che negli anziani abituati a mangiare seguendo le ‘nostre’ abitudini i problemi di depressione e disabilità (spesso collegata anche al benessere psicofisico) si sono ridotti del 30% rispetto a chi segue stili alimentari meno sani ed equilibrati.
Nella Tavola 2 è riportata una immagine che contiene i risultati emersi dalla tavola rotonda “Strategie nutrizionali in medicina” durante il secondo Forum Ambiente Salute Alimentazione, che si è svolto presso l’Auditorium Sala Testori a Milano ed esattamente che negli ultimi 40 anni la dieta mediterranea ha effetti protettivi su:
– mortalità generale e per malattie cardiovascolari (-9%)
– mortalità per cancro (-6%)
– malattie di Parkinson e Alzheimer (-13%)
Nelle Tavole che seguono vengono riportate alcune informazioni molto importanti per la salute degli uomini e delle donne ed in particolare quelle concernenti la dieta mediterranea.
Tratti da: 1) Quotidiano.net (http://www.quotidiano.net/benessere/dieta-mediterranea-umore-1.2768306) 2) Ars Toscana (https://www.ars.toscana.it/it/aree-dintervento/determinanti-di-salute/alimentazione-attivita-fisica-e-peso-corporeo/alimentazione/dati-e-statistiche/3284-la-dieta-mediterranea-da-pioppi-a-expo2015-cosa-ci-ha-insegnato-ancel-keys-luglio-2015.html)