Alcuni numeri che ci riguardano

 

Per la prima volta negli ultimi novant’anni cala la popolazione  Al 31 dicembre 2015 la popolazione residente in Italia è di 60.665.551 persone, oltre 130 mila in meno rispetto all’ inizio dell’anno. Nel 2015 la differenza fra le nascite e le morti si conferma negativa (-95.768 nel 2014 e -161.791 nel 2015). Nel Nord-ovest si conferma la ripartizione col maggior numero di residenti stranieri (34,1 per cento sul totale dei residenti stranieri). La popolazione straniera residente presenta una struttura per età molto più giovane: quasi la metà dei cittadini stranieri ha un’età compresa tra i 18 ed i 39 anni (41,9 per cento), oltre uno su cinque è minorenne (21,2 per cento) e la proporzione di anziani è molto contenuta (3,3 per cento). L’età media degli stranieri è di 33,6 anni, quella della popolazione complessiva di 44,7 anni.



Il titolo di studio e l’inserimento nella vita professionale La situazione occupazionale dei diplomati del 2011, fotografata nel 2015, mostra una prevalenza delle condizioni esclusive di studente (31,3 per cento) e di lavoratore (23,4 per cento). Tra i laureati invece l’occupazione risulta più alta: nel 2015, dopo quattro anni dal conseguimento del titolo, lavora il 72,8 per cento dei laureati di primo livello (lauree triennali) e l’83,1 per cento dei laureati di secondo livello. Per i dottori di ricerca invece, si registra quasi la piena occupazione: nel 2014 lavora il 91,5 per cento dei dottori del 2010 e il 93,3 del 2008Le difficoltà dei giovani nel mondo del lavoro. Nel 2015, il tasso di disoccupazione per la popolazione di 15-64 anni diminuisce al crescere dell’istruzione (dal 20,8 per cento di chi ha al massimo la licenza elementare al 7,2 per cento dei laureati), ma nella classe d’età 25-34 anni esso rimane elevato anche tra i laureati e diplomati (16,2 e 15,9 per cento) a conferma delle difficoltà occupazionali dei più giovani, anche se più istruiti.

 

Nell’immagine seguente vengono riportati i dati riguardanti la struttura del lavoro e dello stato civile nonchè le abitudini al fumo in rapporto a cento individui (esempio: coniugati 48% della popolazione italiana).

 

Nell’immagine seguente si riportano i dati relativi agli indici di massa corporea, alla lettura di libri e alla pratica sportiva in rapporto a cento individui (esempio: obesi 10% della popolazione italiana).

Nell’immagine seguente si riportano i dati relativi all’uso di  internet, agli acquisti on line e all’uso del computer riferiti a cento unità della popolazione italiana di riferimento (esempio: uso di internet 64%; non uso di internet 36%).

Tratto da: Annuario Statistico Italiano 2016 Istat (http://istat.maps.arcgis.com/apps/MapJournal/index.html?appid=7fce221f30bf43a19d3714c781d1d98b)

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