Tre numeri: il 16,6% dei nostri 11-15enni è in sovrappeso e il 3,2% obeso e il fenomeno dell’eccesso ponderale è più evidente nei maschi del Sud. I dati sul peso sono sostanzialmente stabili rispetto ala rilevazione precedente del 2014. Leggermente peggiori rispetto al 2014 sono invece i valori rilevati sul consumo della colazione prima di andare a scuola: la prevalenza di questa abitudine alimentare scorretta secondo gli esperti va dal 20,7% a 11 anni, al 26,4% a 13 anni e al 30,6% a 15 anni riguarda soprattutto le ragazze. Che invece però sono quelle che consumano più frutta e verdura, anche se considerati insieme maschi e femmine, solo un terzo del campione mangia vegetali almeno una volta al giorno. Nell’ 2018 rispetto al 2014 è aumentato il consumo di verdura almeno una volta al giorno ma è diminuito quello di frutta, in ogni fascia d’età e per entrambi i generi. Pane, pasta e riso sono gli alimenti più consumati in assoluto (un ragazzo su due).
Le bibite zuccherate o gassate vengono consumate dal 14,3% degli 11enni, dal 13,7% dei 13enni dal 12,6% dei 15enni. Rispetto al 2014 andiamo meglio: la tendenza è in calo per tutte le fasce d’età.
Nel 2018 la frequenza di attività motoria quotidiana raccomandata dall’OMS (almeno di 60 minuti al giorno tra gioco, sport, la ricreazione, educazione fisica) è rispettata solo dal 9,5% degli 11-15enni, tende a diminuire con l’età (11 anni: 11,9%; 13 anni: 6,5%; 15 anni: 6,8%) ed è maggiore nei maschi. Nel frattempo un quarto dei ragazzi, con un andamento simile per maschi e femmine, supera il limite fissato dalle linee guida delle due ore al giorno passate davanti a uno schermo. Nessun cambiamento sostanziale sul 2014.
L’89% dei nostri ragazzi ha dichiarato di non aver fumato negli ultimi 30 giorni al momento della rilevazione dei dati (88% del 2014) detto ciò le 15enni italiane fumano di più dei loro coetanei (32% delle ragazze rispetto al 25% dei ragazzi). Il 16% dei 15enni italiani (e il 12% delle 15enni) ha fatto uso di cannabis nel corso degli ultimi 30 giorni la cannabis. Aumenta il binge drinking, cioè l’assunzione di 5 o più bicchieri di bevande alcoliche in un’unica occasione: una abitudine che nel 2018 ha dichiarato il 43% dei 15enni e il 37% delle 15enni, nel 2014 rispettivamente il 38%. 30%. Quattro ragazzi su 10 hanno qualche esperienza di gioco d’azzardo mentre la quota di studenti a rischio, che presentano per esempio almeno due sintomi del disturbo da gioco d’azzardo come l’aver rubato soldi per scommettere, è pari al 16%, con un +10% rispetto al 2014. I maschi quasi tre volte le femmine (62% contro 23%tra i 15enni).
Il 21,8% dei 15enni (26,2% maschi e il 17,6% femmine) dichiara di aver avuto rapporti sessuali completi. il preservativo è il contraccettivo più utilizzato (70,9% dei maschi e il 66,3% delle femmine), poi il coito interrotto (37% maschi e 54,5% femmine), la pillola (11,1% maschi vs 11,5% femmine) e di metodi naturali meno del 6,5%.
Nel 2018 più del 70% dei ragazzi di 11-15 anni dice di parlare molto facilmente con i genitori, più dell’80% ha amici con cui condividere gioie e dispiaceri e più del 70% dice di poter parlare con loro dei propri problemi. Infine, oltre il 60% dei ragazzi ritiene gentili e disponibili i propri compagni di classe. Un ragazzo su 2 dichiara che gli insegnanti sono interessati a loro e il 62,4% di avere fiducia nei professori. Rispetto agli altri paesi convolti nell’indagine, l’Italia è meno interessata dal fenomeno del bullismo. Gli atti di bullismo subìti a scuola nel corso degli ultimi due mesi decrescono con l’età: chi dichiara di essere stati vittima almeno una volta negli ultimi 2 mesi è il 16,9% degli undicenni (erano il 23% nel 2014), il 13,7% dei tredicenni e l’8,9% dei quindicenni. Rispetto al 2014 questo fenomeno è quindi complessivamente in calo. La percentuale di coloro che dichiarano di aver subìto azioni di cyberbullismo negli ultimi due mesi diminuisce con l’età (11 anni: 10,1%, 13 anni: 8,5%, 15 anni: 7%).
Preferire le interazioni sociali online rispetto agli incontri fisici è considerato in genere un comportamento che contribuisce al rischio di sviluppare un uso problematico dei social media. Ebbene secondo l’indagine HBSC stando ai risultati i giovani che fanno uso problematico dei social media sono l’11,8% delle ragazze e il 7,8% dei ragazzi. Soprattutto le tredicenni (19%) dichiarano di essere d’accordo o molto d’accordo nel preferire le interazioni online per parlare dei propri sentimenti. La maggioranza delle ragazze (86,9%) e dei ragazzi (77%) ha dichiarato di avere contatti anche più volte al giorno con la cerchia di amici stretti che frequentano anche faccia a faccia.
Tratto da Adolescenti sedentari