Forse le star dei social contribuiscono a rendere obesi i vostri figli

Dove finisce il messaggio “personale” che un influencer diffonde attraverso i social network e dove inizia la pubblicità più o meno occulta di un prodotto? E c’è un nesso tra un bambino “oversize” e le star di internet? Al primo quesito ha già dato (indirettamente) una risposta il Garante della concorrenza e dei consumatori che lo scorso anno ha richiamato all’ordine (tra gli altri) star come Fedez, Chiara Ferragni, Anna Tatangelo, Melissa Satta e Belen Rodriguez e alcuni brand dell’abbigliamento come Alberta Ferretti e Adidas.

Mentre sul secondo interrogativo si sono soffermati alcuni ricercatori dell’università di Liverpool e la risposta è preoccupante: le star dei social influenzano negativamente i bambini, incoraggiandoli a mangiare più cibo spazzatura che consumano più snack dolci e ricchi di grassi, con il 26 per cento in più di calorie.

La ricerca, condotta nel Regno Unito e presentata al Congresso europeo sull’obesità a Vienna, si è concentrata su due star del web, Zoella, fashion e beauty blogger con 10,9 milioni di follower sul Instagram e lo youtuber da 4,6 milioni di fan Alfie Deyes, che da quando ha quindici anni carica ogni giorno un video sulla sua vita. Hanno partecipato 176 bambini divisi in tre gruppi, ai quali sono state mostrate le foto di personaggi famosi che promuovevano snack non salutari, cibo sano e prodotti non alimentari. Dopodiché i bambini dovevano scegliere tra cibi sani e non, tra cui uva, carote, cioccolato e gelatine.

Si è osservato che i bambini che avevano visto le immagini del junk food consumavano in media 448 calorie, mentre gli altri 357. “Considerano i blogger e gli influencer come persone di tutti i giorni, come i loro coetanei – commenta Emma Boyland, una dei ricercatori – Queste celebrità si sono guadagnate la fiducia dei giovani e devono prendersi delle responsabilità”.

Secondo gli studiosi serve più protezione per i minori su internet, soprattutto sui canali online dove non è chiaro se capiscono la differenza tra pubblicità e ciò che non lo è. “In tv è più facile riconoscerla con le interruzioni dei programmi e i motivi musicali, mentre su internet sono molto più integrate con il contenuto del programma”, continua. Ora che è stato dimostrato che le star di internet influenzano i bambini, i ricercatori vogliono appurare se i più piccoli capiscono che queste celebrità sono pagate per promuovere i prodotti che mostrano sui loro siti.


Pubblicato da didatticainterattiva

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