Alcuni dati sulla dieta mediterranea

Nello studio, che è una costola del più grande trial Moli-Sani, partito nel 2005 per conoscere i fattori ambientali e genetici alla base delle malattie cardiovascolari e dei tumori, i ricercatori hanno arruolato 1.197 individui con età media pari a 67 anni e con una storia di malattia cardiaca (malattie coronariche ed eventi cerebrovascolari, come gli ictus). I dati sulla dieta sono stati tratti dai questionari alimentari, mentre l’aderenza alla dieta mediterranea è stata valutata attraverso uno specifico score che assegna un punteggio compreso tra 0 e 9. Tanto più i consumi sono conformi alla dieta mediterranea, così come era stata studiata da Ancel Keys, tanto più il punteggio è alto. Durante il periodo di follow-up, durato sette anni e mezzo, si sono verificati 208 decessi. Ma confrontando i dati con il tipo di dieta seguita, s’è notato che l’incremento di due punti nello score era associato a una diminuzione del rischio di morte del 21 per cento in media, mentre la maggiore aderenza alla dieta mediterranea abbassava il rischio del 37 per cento.

Isolando i singoli elementi è stato possibile calcolare il «peso» degli elementi protettivi. È così emerso che l’apporto di vegetali influisce per il 26 per cento, mentre il pesce garantisce un beneficio quantificabile in una riduzione del rischio di morte pari al 23 per cento. Seguono l’assunzione di frutta e noci (- 13,4 per cento) e un elevato apporto di acidi grassi monoinsaturi e saturi (-12,9 per cento). I risultati dell’indagine sono stati tratti dopo aver escluso alcuni fattori che avrebbero potuto condizionare il decorso della malattia, inizialmente presente in tutte le persone coinvolte: come l’età, il sesso, l’introito calorico, il livello di attività fisica, l’abitudine al fumo, l’ipertensione, la presenza di elevati livelli di colesterolo nel sangue e una precedente diagnosi di diabete…………….

Tratto da huffingtonpost.it Questo articolo è stato originariamente pubblicato sul sito della Fondazione Veronesi Per approfondire vai su www.fondazioneveronesi.it

Otto proposte per una vita più sana 

tratto da Health con libera traduzione di DidatticaInterattiva

Mangiare come un greco

A questo punto, probabilmente già sapete che la dieta mediterranea fa bene alla salute. La ricerca dimostra più e più volte che le persone che hanno messo l’accento su prodotti, pesce, cereali integrali, grassi sani ,non solo pesano meno ma hanno anche una diminuzione del rischio di malattie cardiache, depressione e  demenza. Allora, cosa stai aspettando? …………………….

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Pile di frutta e verdura

Prodotti freschi non amidacei è la stella di questa dieta. Mangia da 5 a 10 porzioni al giorno (una tazza di prodotti cotti o crudi equivale ad una porzione).

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Scegli grassi sani

Le Olive e il loro olio sono pietre angolari; consumate da quattro a sei porzioni al giorno (una porzione potrebbe essere 1 cucchiaino di olio d’oliva, 5 olive o 1/8 di vocado). L’olio d’oliva fornisce grassi monoinsaturi sani e composti vegetali chiamati polifenoli.

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Consumare semi, noci e legumi

Si tratta di una grande fonte di fibre e proteine; noci e semi forniscono anche grassi sani e antiossidanti. Mangiare una porzione di legumi (1/2 tazza di legume cotto)  almeno due volte a settimana e una piccola porzione di noci al giorno (circa 1 cucchiaio di olio di oliva extra-vergine, da 10 a 12 mandorle e da 5 a 6 noci).

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Focus su pesce e uova

Consumare una porzione di pesce (circa le dimensioni di un libretto di assegni) due o tre volte alla settimana. Consumare le uova  in una frittata di verdure, carne magra e pollame con moderazione

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Utilizzare grano integrale

I carboidrati raffinati mancano di nutrienti e possono aumentare la glicemia. I cereali integrali sono migliori; consumare quattro piccole porzioni giornaliere di pane integrale o provare una pasta a base di quinoa. I cereali integrali contengono grassi sani e proteine. Utilizzare lievito naturale (lievito madre) per facilitare la digestione e un migliore assorbimento dei nutrienti. Cercare modi creativi per consumare i cereali, come l’utilizzo di spaghetti con verdure  al posto di tagliatelle al ragù.

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Aggiungere le erbe e le spezie

Le erbe e le spezie sono composte di vegetali con effetti antiossidanti e antinfiammatori

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Ripensare quello che si beve

Molti mediterranei sorseggiano caffè dopo i pasti per aiutare la digestione. In Nord Africa scelgono il tè verde ricco di antiossidanti in combinazione con la menta. Ma la cosa migliore è consumare acqua ma «anche un mezzo bicchiere di buon vino ogni pasto» (ndr)

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DidatticaInterattiva

Pubblicato da didatticainterattiva

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