Mariti e Compagni in cucina

DidatticaInterattiva riprende il tema della cucina e riporta alcuni numeri che non riguardano, questa volta, le donne ma i mariti e i compagni che, in casa, si dedicano ai fornelli, sfrattando il secolare dominio femminile. E una ricerca svela il differente approccio tra i due sessi: le donne si rivelano più a loro agio con dolci e ricette complicate, i maschietti con carne e pesce.

A livello professionale, la cucina è molto più maschile che femminile, ma dipende dai campi e dai ruoli. Nei grandi alberghi e ristoranti c’è un lavoro un po’ di ‘caseificio’, quindi si possono fare anche 12-14 ore al giorno: è per questo che la brigata è principalmente composta da uomini. A differenza della ristorazione collettiva e di hotel con menu alla carta, e di tante altre realtà più o meno piccole, che coinvolge molte più donne”. Parola dello chef Alessandro Circiello, presidente della Federazione italiana cuochi (Fic) del Lazio nonché coordinatore della sezione giovani. Le mogli sono avvertite: “Ultimamente – continua lo chef ai microfoni dell’ADNKronos – sono in aumento i cuochi amatoriali che si cimentano nella cucina della propria casa. La diffusione della buona cucina tra i programmi televisivi, infatti, coinvolge anche tutti gli uomini che, non professionisti, hanno voglia di cimentarsi tra le fiamme. Certo, nelle case degli Italiani gli uomini ai fornelli sono ancora una minoranza: Secondo l‘Eurostat, infatti, il 58,3% dei maschi non cucinano, ma è già un risultato visto che il 98% non lava i panni e non stira. Statistiche che periodicamente scatenano le proteste delle neo-femministe, che danno alla colpa all’ “ideologia di genere”, che per cultura relegherebbe la cucina alle “cose da femmine”. Salvo, poi, protestare contro il “maschilismo” della cucina professionale, dominata in stragrande maggioranza dagli uomini.

Ma guardiamo il lato positivo. Come confermato anche dall’Istat, oltre il 40% degli uomini, in casa, cucina regolarmente. Negli anni ’80 erano appena il 28%. Nei corsi di cucina le presenze maschili sono in continuo aumento.

Una recente ricerca Moulinex-Doxa, su un campione di 800 persone tra i 15 e i 65 anni che si dedicano alla cucina ha misurato l’ “indice di difficoltà” percepito da uomini e donne in alcune ricette della nostra gastronomia. Secondo questa ricerca gli uomini avrebbero un approccio meno “pauroso” delle donne: solo la preparazione degli arancini spaventa più gli uomini delle donne (27% contro 26%). La carne e il pesce in generale risultano essere il punto debole femminile: lo stracotto al Barolo, ad esempio, viene giudicato “difficile” dal 64% delle donne contro il 35% degli uomini.

E lo stesso vale per il vitello tonnato (47 contro 21%) e l’anatra all’arancia (82 contro 53%). I dolci, invece, spaventano più gli uomini (47% contro 29%), che in genere si trovano più a disagio di fronte a ricette che richiedono molto tempo e che hanno molti ingredienti e molti passaggi.

Tratto da (http://www.lacucinaitaliana.it/news/trend/uomini-in-cucina/)

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Pubblicato da didatticainterattiva

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