Questo dato, che forse conoscendo le abitudini degli italiani poteva in realtà già essere intuibile, è particolarmente interessante se inserito nell’intero contesto dell’indagine Doxa/Deliveroo, in cui l’azienda che si occupa di consegne a domicilio, da alcuni anni attiva nel nostro paese, ha voluto valutare le scelte di un campione molto vasto di italiani. Dato l’argomento sono stati infatti intervistati cittadini italiani dai 15 anni in su, ampliando lo spettro dell’indagine anche alla fascia dei millennials. Che più di tutti hanno contribuito a far vincere la medaglia d’oro di cibo della felicità a marinare, margherite, pizze fritte&Co. Se la pizza è stata scelta, infatti, da un italiano su due, e per il 51% dai cittadini del Sud e delle Isole, è nella fascia d’età che arriva ai 34 anni – i millennials appunto – che le preferenze salgono al 60%. Seconde le donne, con una percentuale del 47%. Scelta su cui incide – e qui i cultori della tonda avranno un brivido – la possibilità di sceglierla surgelata. Secondo l’Istituto Italiano Alimenti surgelati infatti questa scelta solo apparentemente impopolare è fatta da oltre il 60% delle famiglie italiane e la margherita, è in assoluto la più scelta dalle donne.
E se passarsi una fetta di pizza, rubare un po’ di cornicione da quella del vicino, o guardare sorridenti la propria capricciosa appena arrivata al tavolo, è considerato il più alto momento di felicità raggiungibile a tavola, la medaglia d’argento va alla pasta, scelta dal 33% di italiani, le grigliate si aggiudicano il terzo posto, con il 30% delle preferenze, di molto distaccate dal quarto, dove il gelato si ferma solo al 10% del totale. E se i coni gelato&co. sono forse la scelta più ovvia dei giovanissimi, le grigliate di carne si sono aggiudicate quasi il 50% delle scelte se consideriamo la fascia di intervistati che va dai 35 ai 44 anni e quelle di pesce sono amate da un pubblico più adulto, che sfiora e supera i 50 anni. Il cibo più scelto, invece, dagli over 65? La pasta, con quasi il 40% delle preferenze.
Scelte e dati che sono comprensibili e si incastrano perfettamente in quelli che sono i contorni e le abitudini della nostra società, se pensiamo alla stretta connessione tra cibo e convivialità e quindi quella ulteriore tra la felicità e i momenti in cui possiamo stare con i nostri cari. Secondo i dati raccolti da Doxa, infatti, meno del 5% della popolazione si dichiara felice a tavola da solo – eventualità segnalata tra le più tristi e deprimenti -. Il massimo della felicità è essere a tavola a tu per tu con il nostro partner (scelta di un intervistato su 3), con i propri genitori (secondo il 43% degli italiani) e con i propri amici, a suon di risate e chiacchiere (secondo il 37% degli intervistati). Senza dimenticare i nonni, amati e scelti dal 10% della popolazione in maniera trasversale, senza confini e distinzioni di sesso o età. Perché, nella Giornata della felicità e in ognuno degli altri 365 giorni, il cibo ci rende felici solo se lo condividiamo con chi amiamo.
Tratto da Pizza fa rima con felicità