Con il gioco del calcio si invecchia meglio

Giocare a calcio, anche solo a livello amatoriale, per un’ora due volte a settimana è come prendere una medicina ad ampio spettro, cioè capace di proteggerti dalle malattie più importanti come ipertensione, diabete di tipo 2 e colesterolo. La notizia arriva con la pubblicazione sul Journal of Sports Medicine (BJSM) di una meta-analisi che ha raccolto dati di oltre 10 anni. Uno sport, il calcio, molto amato e che viene praticato regolarmente in tutto il mondo da circa 500 milioni di persone. In Italia, stando agli ultimi dati, praticano questo sport circa 4milioni di persone con oltre 13mila società sportive.



È ormai noto che la forma fisica e la frequenza cardiaca a riposo sono degli indicatori molto importanti della mortalità: “L’esercizio fisico ha un ruolo fondamentale nella prevenzione e nel trattamento non farmacologico delle malattie legate allo stile di vita tra cui l’ipertensione, il diabete di tipo 2 e l’osteoporosi”. Vari studi hanno, inoltre, dimostrato che la corsa di resistenza migliora la capacità metabolica, che l’allenamento ad intervalli ad alta intensità (HIIT) migliora la forma cardiovascolare e che l’allenamento della forza migliora l’idoneità muscolo-scheletrica. Quello che finora era stato meno studiato è il potenziale ruolo delle varie attività sportive.

Nel 2015 due meta-analisi sottolinearono che le evidenze scientifiche più importanti circa gli effetti benefici dello sport riguardavano il calcio e la corsa. Ma ora una nuova meta-analisi ha concluso che l’allenamento calcistico è molto efficace e svolge un’azione protettiva ad ampio spettro a livello cardiovascolare, metabolico e muscolo-scheletrico. “Dopo 10 anni di ricerche, le prove sono ora sufficientemente solide per affermare che il calcio è una vera e propria medicina“, Il calcio è una medicina ad ampio spettro per pazienti con ipertensione, diabete di tipo 2 e altre malattie legate allo stile di vita.

Il bello di questa meta-analisi è che i benefici non riguardano soltanto i giocatori che del foot-ball hanno fatto un mestiere ma anche chi gioca solo a livello amatoriale. I ricercatori, infatti, hanno appurato che in 3-6 mesi di un’ora di allenamento di calcio due volte a settimana si ottengono vari benefici: aumenta la capacità aerobica, cioè il consumo massimo di ossigeno di 3,51 ml/min/kg, si riduce la massa grassa di 1,72 kg e il colesterolo LDL di 0,21 mmol/L. Inoltre, con questo tipo di allenamento si è visto che nei pazienti di età compresa tra 30 e 70 anni con ipertensione lieve-moderata la pressione arteriosa si è abbassata di 11/7 mmHg e la frequenza cardiaca è diminuita di 6 battiti al minuto. “I risultati di questa meta-analisi dimostrano che l’allenamento calcistico è un tipo di esercizio intenso, efficace e versatile che combina allenamento di Interval Training, allenamento di resistenza e allenamento della forza – spiega Pigozzi. Il calcio, infatti, abbina i vantaggi dell’impegno aerobico con quello anaerobico che, come anche in altre discipline sportive, garantiscono i risultati migliori per la prevenzione delle patologie. Infatti, si è visto che nei pazienti con ipertensione lieve-moderata la pressione si riesce a tenere sotto controllo anche senza farmaci ma con un’adeguata attività fisica aerobica”.

“I risultati più importanti sono che l’allenamento di calcio a breve termine è efficace quanto i farmaci contro l’ipertensione. Tutti insieme questi effetti riducono il rischio di malattie cardiovascolari di oltre il 50% e possono ridurre considerevolmente il rischio di morte. Inoltre, ci sono molteplici effetti positivi sulla composizione corporea e sul profilo lipidico. Ecco perché il calcio rappresenta una forma di intervento non farmacologico ad ampio spettro contro le malattie legate allo stile di vita “, Allenandosi con il calcio migliora la performance dell’apparto cardiovascolare ma ci sono anche tutti i vantaggi metabolici perché si abbassa il colesterolo e la pressione anche se bisogna dire che questi vantaggi riguardano anche altri tipi di allenamento”.

Il tipo di calcio analizzato nei 31 studi scientifici dai ricercatori, però, non assomiglia molto a quello che tutti vediamo in TV. Peter Krustrup e il suo team raccomandano allenamenti calcistici su campi un po’ più piccoli e non competizioni vere e proprie per ridurre il rischio di infortunio. Insomma, l’ideale per tutti coloro che non vogliono diventare calciatori professionisti ma solo mantenersi in forma divertendosi è fare quello che i danesi definiscono ‘Football Fitness”. Si tratta di un allenamento che comprende un approfondito riscaldamento con esercizi di forza, equilibrio e dribbling, seguiti da esercitazioni e giochi di cinque contro cinque su campi piccoli ma non partite competitive. Questo è un tipo di calcio che può essere giocato da tutti, indipendentemente dall’età, dal sesso, dal livello di esperienza di gioco e dalla forma fisica. “Attenzione, però, a chi si dedica a quest’attività solo sporadicamente andando a giocare ogni tanto una partita a calcetto con gli amici . In questi casi il rischio di infortuni è alto e no si ottiene alcun beneficio per la salute.

 

Tratto da (http://www.repubblica.it/salute/ricerca/2018/01/29/news/la_medicina_migliore_una_partitaa_calcio-187568387/)

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Pubblicato da didatticainterattiva

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